rifugio double face

A Chamonix va in scena una rivoluzione silenziosa e invisibile. Il tradizionale chalet nasconde un cuore eco-tecnologico. Per essere godibile in ogni stagione.

Quest’anno, la valle di Chamonix non è ancora avvolta dal manto bianco della prima neve invernale ma offre l’ultimo spettacolo d’autunno con i colori fiammeggianti del bosco. Le rose Rugosa Alba ancora sbocciano sulle siepi che disegnano il giardino di questo chalet, nella zona residenziale di Le Bois, appena fuori dal centro di Chamonix. A stretto contatto con le montagne e la natura, la casa vede il sole nascere dietro le Aiguilles du Dru e infiammare di rosso l’Aiguille Rouge al tramonto. L’edificio rispetta la tradizione architettonica locale, punta sulla sostenibilità ambientale e il risparmio energetico, immaginando una vivibilità tutta contemporanea. “I proprietari desideravano una casa facile, versatile, non legata solo all’aspetto invernale, da utilizzare tutto l’anno, soprattutto d’estate, circondata da un bel giardino, con l’orto, disegnato da Paolo Pejrone”, ci racconta la progettista Annalisa Mauri.

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